Il divieto dei licenziamenti termina il 30 giugno 2021.La proposta di mediazione di Mario Draghi: La proroga viene concessa solo per chi usa la CIG.

In Italia è in vigore da febbraio 2020 il BLOCCO DEI LICENZIAMENTI.

La nostra è l’unica nazione a livello internazionale ad aver adottato una simile misura per così lungo tempo.

La proroga del blocco dei licenziamenti, fissata al 28 agosto 2021, inizialmente ipotizzata, scompare dal testo del DL Sostegni bis, dopo essere comparsa a sorpresa tra le misure annunciate dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine della conferenza stampa di presentazione dell’ultimo provvedimento emergenziale. Fino al 30 giugno 2021 i datori di lavoro non possono avviare  procedure di licenziamento né individuale nè collettivo, nè recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo; dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 il divieto vige solo per i datori di lavoro che beneficiano della CIGD, dell’ASO o della CISOA prevista dal Decreto Sostegni, e per le aziende che beneficiano della CIGO scontata, senza pagare contributi addizionali

La proposta dei Ministro Andrea Orlando prevedeva due importanti novità. La prima riguardava la possibilità per le imprese che chiedevano la CIG Covid-19 (da utilizzare entro fine giugno dalla data di entrata in vigore del Decreto Legge) di  prorogare il blocco dei licenziamenti fino al 28 agosto. Mentre, la seconda novità (rimasta nella norma con qualche lieve modifica) concedeva, dal primo luglio, alle imprese che utilizzino la cassa ordinaria di non pagare le addizionali, ma con divieto di licenziamento.

Dopo la mediazione dei tecnici del Governo è stata cancellata la prima parte della norma, stando all’accordo raggiunto a Palazzo Chigi nella serata del 24 maggio; resta confermata, con qualche piccola modifica, la seconda proposta del Ministro Orlando, in base al principio che chi usa la CIG “scontata” non può licenziare finché la utilizza: le aziende che accedono alla cassa integrazione non pagheranno i contributi addizionali fino al 31 dicembre a patto di rispettare il divieto di licenziamento fino alla stessa data.

Il premier Mario Draghi, ha dichiarato ieri pomeriggio da Bruxelles: “L’intervento che abbiamo previsto è di garantire la cassa integrazione gratuita anche dopo il primo luglio, in cambio dell’impegno a non licenziare” – 

Dal 1° luglio non c’è più il divieto assoluto di licenziare, perché un’azienda che non richiede la cassa integrazione può farlo, ma c’è un forte incentivo a non farlo. Tutto ciò solo per industria e edilizia, mentre per i servizi il blocco dura fino a fine ottobre e la Cig gratuita fino a fine anno”. 

In serata il presidente della Repubblica Mattarella ha poi firmato il decreto Sostegni bis.

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