Great resignation – dimissioni di massa anche in Italia

Tra aprile e novembre 2021 negli Stati Uniti circa 20 milioni di lavoratori hanno presentato le dimissioni. Che sia dovuto alla pandemia o a un mercato del lavoro particolarmente dinamico si tratta comunque di un record storico.

Questo fenomeno si sta manifestando anche in Italia; nel primo semestre 2022 l’Inps ha contato più di un milione di italiani che hanno lasciato il lavoro, un aumento del 35% rispetto al 2021.

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INPS: iscrizione d’ufficio alla gestione commercianti.

Sempre più frequentemente i titolari delle aziende nostre clienti ci richiedono assistenza dopo aver ricevuto avvisi di addebito notificati dall’Inps, in conseguenza dell’iscrizione d’ufficio da parte dell’Istituto alla gestione commercianti.

La pretesa contributiva spesso ammonta a migliaia e migliaia di euro.

Il nostro studio ha ottenuto diverse pronunce che annullano detti avvisi, dichiarando illegittima la pretesa contributiva dell’Inps, in totale accoglimento della nostra opposizione ad avviso di addebito.

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Rettificazione del sesso e scioglimento imposto dell’unione civile. La questione di legittimità costituzionale.

Proponiamo il seguente approfondimento sulla recente Ordinanza del Tribunale di Lucca del 14 gennaio 2022, con la quale viene sollevata la questione di legittimità costituzionale di diverse previsioni normative riguardanti l’impossibilità di conversione dell’unione civile in matrimonio, nell’ipotesi in cui una coppia, unita civilmente, manifesti il desiderio di conservare il vincolo costituito con detta unione anche dopo che una delle due parti abbia ottenuto una pronuncia di rettifica del sesso.
Com’è noto infatti l’art. 1, co. 26, L. 76/2016, prevede espressamente che “la sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso determina lo scioglimento dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”.

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Permessi 104 e congedo estesi ai parenti del partner nell’unione civile.

L’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevede il diritto ad usufruire di tre giorni di permesso mensili retribuiti in favore di lavoratori dipendenti che prestino assistenza al coniuge, a parenti o ad affini riconosciuti in situazione di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della medesima legge; il comma 5 dell’articolo 42 del D.lgs 26 marzo 2001, n. 151, stabilisce la concessione del congedo straordinario in favore di soggetti con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n. 104/1992, fissando un ordine di priorità dei soggetti aventi diritto al beneficio che, partendo dal coniuge, degrada fino ai parenti e agli affini di terzo grado.

Nel 2016 la Corte costituzionale, con la sentenza n. 213 del 5 luglio 2016, aveva dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 33, comma 3, della legge n. 104/1992 nella parte in cui non include il convivente tra i soggetti legittimati a fruire dei permessi.

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NOVITA’ IN TEMA DI PARI OPPORTUNITA’ IN AMBITO LAVORATIVO: PARITA’ DI GENERE, NUOVI OBBLIGHI.

Oggi, 3 dicembre 2021, entra in vigore la L. 162/2021, che prevede nuove ipotesi di discriminazione in ambito lavorativo, certificazione e premialità di parità di genere; un ulteriore passo in avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo parità di genere a fronte dell’obbligo di adeguamento necessario per gli Stati membri dell’UE mediante il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, PNRR, per poter usufruire dei benefici derivanti dal Next Generation UE, il maxi-piano da 800 miliardi di euro volto a rilanciare un’economia affossata dalla crisi pandemica.

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Decreto Green Pass e legge di conversione: prorogate le tutele in favore dei lavoratori fragili, il punto sul Green Pass.

La legge 133/2021, di conversione del D.L. 111/2021, meglio noto come decreto sul green pass, pubblicata sulla G.U. n. 235/2021 , interviene anche sui soggetti fragili e proroga al 31 dicembre 2021 il termine per il riconoscimento della tutela (articolo 26, commi 2 e 2-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18).

Il decreto prevede, per i lavoratori in possesso della specifica certificazione sanitaria che non possono svolgere la propria attività lavorativa in modalità agile, l’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero.

Stabilisce, inoltre, per i lavoratori fragili che svolgono la prestazione lavorativa in modalità agile, che possano svolgerla anche attraverso l’adibizione a diversa mansione o possano dedicarsi a specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.

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Obbligo GREEN PASS per 23 milioni di lavoratori.

Riguarda oltre 1/3 degli italiani l’obbligo del Green Pass sul luogo di lavoro a partire dal 15 ottobre (e fino al 31/12/2021 -termine di cessazione dello stato di emergenza-), dal magistrato alla badante, dipendenti pubblici e privati, partite iva, idraulici ed elettricisti, volontari e titolari di cariche elettive o istituzionali.

Lo stabilisce il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 settembre scorso; con la firma del capo dello Stato sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

In mancanza di Green Pass i non vaccinati, o guariti Covid, avranno l’obbligo di effettuare un tampone ogni 48 ore (72 ore se molecolare). Obiettivo: “…continuare ad aprire il Paese” afferma il Premier Mario Draghi.

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Maltrattamento e abbandono di animali: condotte tipiche e giurisprudenza.

Ogni giorno nel nostro Paese crimini efferati vengono commessi a danno degli animali. 

Migliaia di vittime indifese costrette a soffrire in silenzio, nell’ombra, abusate e torturate con una crudeltà spesso inimmaginabile. 

Animali impiccati, annegati, bastonati, uccisi a colpi d’arma da fuoco, avvelenati, trascinati con le auto, dati alle fiamme. Queste sono le sevizie che quotidianamente tante creature indifese sono costrette a subire fino alla morte.

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L’ILLEGITTIMA SEGNALAZIONE AL CRIF e LE PRONUNCE DELL’ABF

La crisi economica nazionale, resa ancor più grave dall’evento pandemico COVID 19, ha accentuato la situazione di debolezza del consumatore, il quale, spesso ignaro dell’iscrizione del proprio nominativo quale “cattivo pagatore” presso i sistemi di rilevazioni centrale rischi,  viene a conoscenza della segnalazione solo nel momento in cui gli viene negato un finanziamento. 

In verità la maggior parte delle iscrizioni  effettuate dagli intermediari presso le banche date (come CRIF) sono  illegittime se compiute in assenza dei requisiti previsti dalla legge.

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Infortunio sul lavoro: la responsabilità di parte datoriale va ritenuta automaticamente ogni qual volta il danno si concretizzi?

L’art 2087 del codice civile sancisce l’obbligo di tutela dell’integrità fisica e morale del lavoratore in capo al datore di lavoro. Quest’ultimo è però sempre responsabile in caso di incidente o infortunio sul lavoro?

La tutela della salute del lavoratore rappresenta, com’è ben noto, uno dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, come può evincersi dal combinato disposto degli artt. 32 e 35.

In caso di infortunio il lavoratore ha diritto al risarcimento da parte dell’INAIL e non sempre parte datoriale è chiamata a rispondere sul piano civile o penale.

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